Dal Giornale dell'Altopiano di sabato 21 giugno
Dopo un paio d'anni di tentativi, la fusione tra Asiago e Gallio, le due società militanti in serie D, è cosa fatta. La rosa per la prossima stagione sarà composta da 14-15 elementi. Le due società, con la fusione, perderanno entrambe qualche giocatore, che lascerà per motivi personali o per tornare a giocare sul campo a 11, ma il rafforzamento sarà di quelli importanti visto che si potranno unire le forze di entrambi i team. La nuova squadra asiaghese sarà allenata da Arjan Pupa, che lo scorso anno subentrò a Rudy Baù sulla panchina del Canove C5 (Asiago Immobiliare Stella) trascinando la squadra alla finale playoff persa solo ai calci di rigore. Il vice sarà Luca Fontana, mister del Gallio C5 nella scorsa stagione. "Da un po' di tempo volevamo formare un'unica società - commenta mister Arjan - unendo il tutto avremo, oltre ad una rosa più ampia e rafforzata, 4 o 5 dirigenti che si occuperanno do ogni pratica. L'anno scorso in questo abbiamo avuto il fondamentale aiuto di Fabio Rebeschini, che da dicembre in poi si è occupato di distinte, ordine negli spogliatoi e molto altro. L'anno prossimo purtroppo Fabio non potrà esserci e quindi c'era bisogno anche di questo".
La compagine altopianese di certo punterà alle posizioni alte della classifica con l'ambizione, visto il potenziamento dell'organico, di vincere il campionato.
"La squadra si rafforzerà molto - dice Arjan - ma sappiamo tutti che per vincere servono anche altri fattori, come il gruppo e la bravura, ma anche l'assenza di infortuni e un po' di fortuna. Se hai tutto questo dalla tua parte, le possibilità di vittoria si moltiplicano. Un esempio siamo stati proprio noi, che per un bel periodo ci siamo trovati in 6 giocatori, vale a dire un solo cambio a disposizione, cosa che indubbiamente ti penalizza. Successivamente abbiamo comunque dimostrato di essere all'altezza di tutti, grazie alla fiducia che mi ha trasmesso il presidente Sandro Cunico, perché passare dal campo alla panchina non è mai una cosa semplice. Quest'esperienza ci è servita per capire molte cose, così abbiamo optato tutti per la fusione, in modo da presentare una squadra ben assortita, con il numero giusto di giocatori in rosa e di dirigenti e con ambizioni di vittoria".
La preparazione della squadra avrà probabilmente inizio a settembre, mentre per il campionato ci si sposta ai primi di ottobre. La sensazione è quella del gran progetto e la speranza è che si protragga per parecchi anni, cosa che aiuterebbe ad aumentare la visibilità di questo magnifico sport in Altopiano e non solo. F.F.
martedì 24 giugno 2014
ENRICO, CAMPIONE ITALIANO DI SANDA
Dal Giornale dell'Altopiano di Sabato 21 Giugno
Il Campione italiano juniores (meno 90 kg) di sanda è di Gallio. E' Enrico Cortese e ha 16 anni. Ha conquistato il titolo nei recenti Campionato assoluti che si sono svolti a Pescara. Al suo speciale risultato si aggiunge, nella stessa competizione, quello di Michael Rossi, atleta 25enne di Enego, giunto terzo nella categoria meno 88 seniores. Sono entrambi sorpresi i due campioni: ottenere questi traguardi dopo soltanto un anno dal primo approccio con questa dura disciplina non è facile ed è certo incoraggiante. Merito sicuramente della loro attitudine, ma va dato atto al loro allenatore Vincenzo Carbone, ex atleta della nazionale, campione italiano ed europeo di aver saputo trasmettere loro una grande passione, oltre ad un ottimo insegnamento della tecnica. Enrico e Michael fanno parte della squadra della palestra Lifestyle di Gallio. Si allenano con grande assiduità: nei due mesi precedenti i due grandi appuntamenti, come lo è stato il campionato italiano, passano in palestra 4 ore al giorno tra corsa, pesi e tecnica. Passione ed abnegazione sono parole d'ordine. C'è chi, come Michael, si alza prestissimo al mattino per lavorare nell'azienda di trasporti di famiglia. Nel pomeriggio, appena parcheggiato il camion, monta in macchina e, da Enego, arriva a Gallio per dedicarsi a questa disciplina. Tutti i giorni. "Per diventare un sandaista - specifica Carbone - ci vuole una gran dose di carattere, una gran passione per lo sport di combattimento, non mollare mai e allenarsi, allenarsi, allenarsi". Fino ad un paio di anni fa, prima che Carbone arrivasse in Altopiano ed aprisse la sua palestra a Gallio, il sanda qui era cosa praticamente sconosciuta. Oggi la palestra Lifestyle segue 8 agonisti di sanda e qualche amatore. Il progetto è quello di avviare a settembre dei corsi per cuccioli, ovvero bambini dagli otto anni in su. Nei prossimi giorni i ragazzi di Vincenzo Carbone saranno ad un torneo ad Instambul. Per il risultato ottenuto, Enrico Cortese ha anche ricevuto i complimenti ufficiali del nuovo sindaco Emanuele Munari che gli ha scritto : " La passione e l'impegno che manifesti per questo sport è davvero lodevole e crediamo fortemente e crediamo fortemente che il tuo "lavoro" vada sostenuto e incoraggiato perché sei un esempio per tutti coloro che si affacciano sul palcoscenico dello sport. Siamo davvero orgogliosi del risultato raggiunto anche perché, oltre all'importanza che lo sport riveste per ogni ragazzo dal punto di vista sociale e di crescita, tu Enrico hai portato sul podio il nome di Gallio e dell'Altopiano. Un vivo ringraziamento va anche alla tua famiglia". F.F.
Il Campione italiano juniores (meno 90 kg) di sanda è di Gallio. E' Enrico Cortese e ha 16 anni. Ha conquistato il titolo nei recenti Campionato assoluti che si sono svolti a Pescara. Al suo speciale risultato si aggiunge, nella stessa competizione, quello di Michael Rossi, atleta 25enne di Enego, giunto terzo nella categoria meno 88 seniores. Sono entrambi sorpresi i due campioni: ottenere questi traguardi dopo soltanto un anno dal primo approccio con questa dura disciplina non è facile ed è certo incoraggiante. Merito sicuramente della loro attitudine, ma va dato atto al loro allenatore Vincenzo Carbone, ex atleta della nazionale, campione italiano ed europeo di aver saputo trasmettere loro una grande passione, oltre ad un ottimo insegnamento della tecnica. Enrico e Michael fanno parte della squadra della palestra Lifestyle di Gallio. Si allenano con grande assiduità: nei due mesi precedenti i due grandi appuntamenti, come lo è stato il campionato italiano, passano in palestra 4 ore al giorno tra corsa, pesi e tecnica. Passione ed abnegazione sono parole d'ordine. C'è chi, come Michael, si alza prestissimo al mattino per lavorare nell'azienda di trasporti di famiglia. Nel pomeriggio, appena parcheggiato il camion, monta in macchina e, da Enego, arriva a Gallio per dedicarsi a questa disciplina. Tutti i giorni. "Per diventare un sandaista - specifica Carbone - ci vuole una gran dose di carattere, una gran passione per lo sport di combattimento, non mollare mai e allenarsi, allenarsi, allenarsi". Fino ad un paio di anni fa, prima che Carbone arrivasse in Altopiano ed aprisse la sua palestra a Gallio, il sanda qui era cosa praticamente sconosciuta. Oggi la palestra Lifestyle segue 8 agonisti di sanda e qualche amatore. Il progetto è quello di avviare a settembre dei corsi per cuccioli, ovvero bambini dagli otto anni in su. Nei prossimi giorni i ragazzi di Vincenzo Carbone saranno ad un torneo ad Instambul. Per il risultato ottenuto, Enrico Cortese ha anche ricevuto i complimenti ufficiali del nuovo sindaco Emanuele Munari che gli ha scritto : " La passione e l'impegno che manifesti per questo sport è davvero lodevole e crediamo fortemente e crediamo fortemente che il tuo "lavoro" vada sostenuto e incoraggiato perché sei un esempio per tutti coloro che si affacciano sul palcoscenico dello sport. Siamo davvero orgogliosi del risultato raggiunto anche perché, oltre all'importanza che lo sport riveste per ogni ragazzo dal punto di vista sociale e di crescita, tu Enrico hai portato sul podio il nome di Gallio e dell'Altopiano. Un vivo ringraziamento va anche alla tua famiglia". F.F.
DAL GIRO DEL MEDIO BRENTA, L'OMAGGIO A GIULIA GIANESINI PER LA SUA LUNGA CARRIERA
Appuntamento di lusso con il grande sport venerdì 27 giugno alle ore 20:30 all'Hotel Posta '77 di San Giorgio in Bosco (località Paviola-lungo la sp 47 Cittadella-Padova) per la presentazione ufficiale del 29° "Giro del Medio Brenta", classica estiva Internazionale Elite-Under 23.
La serata, condotta da Mario Guerretta di Telechiara-Teleciclismo, alla presenza di numerose autorità, amministratori, personalità, ospiti e campioni sportivi, svelerà nei dettagli la prestigiosa corsa di domenica 13 luglio con la consueta ascesa e passaggio sull'altopiano di Asiago di notevole spessore tecnico-scenografico. La gara è anche la 3^ prova del Trofeo Internazionale Gran Prix Città Murata diretto da Pierluigi Basso. Tra i numerosi enti hanno confermato l'adesione alla manifestazione la provincia di Vicenza, i Comuni di Asiago, Gallio, Conco, Lusiana, la Comunità Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni, il consorzio Turistico Asiago 7 Comuni ed il passaggio in quota prevede ben 3 gran Premi della Montagna-GPM a Rubbio, Gallio in Via Roma-Piazza Italia intitolato come intenso e profondo ricordo a Silvia e Roberta Gianesini, Bivio-Monte Corno ed il Traguardo Volante TV a Stoccareddo, che verranno illustrati nel corso della serata dalle splendide immagini del filmato di - Teleciclismo. Il Comitato Organizzatore per il recente ritiro dalle scene agonistiche, dopo varie stagioni nella Nazionale Italiana di Coppa del Mondo con un titolo tricolore, ha confermato la dedica speciale del transito in quota alla sciatrice Giulia Gianesini, che seguirà in ammiraglia il lungo circuito altopianese dal Bivio Sasso con una breve sosta e premiazione anticipando la carovana in Piazza Italia alla curva del Bar Commercio. Con Giulia Gianesini vige infatti un datato rapporto sportivo, essendo il Gran Prix gemellato l'AS Cittadella Calcio protagonista in Serie B (amato in Altopiano per la quarantennale presenza del Presidente Andrea Gabrielli e della sua famiglia al Gastagh di Gallio e del vicepresidente Giancarlo Pavin a Canove di Roana) e tramite il direttore di Corsa Pierluigi Basso (anche referente del Centro Coordinamento Club Granata) si sono instaurate relazioni di amicizia e collaborazione, che hanno visto la polizziotta galliese spesso partecipe agli eventi ciclistici e anche madrina del Cittadella ed ospite allo Stadio Tombolato. Al Giro del Medio Brenta, organizzato dal Veloce Club Villa del Conte presieduto da Michele Michielon in collaborazione col Veloce Club Tombolo, sono iscritti i maggiori team italiani e stranieri e varie Nazionali. F.F.
Dal Giornale dell'Altopiano di Sabato 21 Giugno 2014
La serata, condotta da Mario Guerretta di Telechiara-Teleciclismo, alla presenza di numerose autorità, amministratori, personalità, ospiti e campioni sportivi, svelerà nei dettagli la prestigiosa corsa di domenica 13 luglio con la consueta ascesa e passaggio sull'altopiano di Asiago di notevole spessore tecnico-scenografico. La gara è anche la 3^ prova del Trofeo Internazionale Gran Prix Città Murata diretto da Pierluigi Basso. Tra i numerosi enti hanno confermato l'adesione alla manifestazione la provincia di Vicenza, i Comuni di Asiago, Gallio, Conco, Lusiana, la Comunità Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni, il consorzio Turistico Asiago 7 Comuni ed il passaggio in quota prevede ben 3 gran Premi della Montagna-GPM a Rubbio, Gallio in Via Roma-Piazza Italia intitolato come intenso e profondo ricordo a Silvia e Roberta Gianesini, Bivio-Monte Corno ed il Traguardo Volante TV a Stoccareddo, che verranno illustrati nel corso della serata dalle splendide immagini del filmato di - Teleciclismo. Il Comitato Organizzatore per il recente ritiro dalle scene agonistiche, dopo varie stagioni nella Nazionale Italiana di Coppa del Mondo con un titolo tricolore, ha confermato la dedica speciale del transito in quota alla sciatrice Giulia Gianesini, che seguirà in ammiraglia il lungo circuito altopianese dal Bivio Sasso con una breve sosta e premiazione anticipando la carovana in Piazza Italia alla curva del Bar Commercio. Con Giulia Gianesini vige infatti un datato rapporto sportivo, essendo il Gran Prix gemellato l'AS Cittadella Calcio protagonista in Serie B (amato in Altopiano per la quarantennale presenza del Presidente Andrea Gabrielli e della sua famiglia al Gastagh di Gallio e del vicepresidente Giancarlo Pavin a Canove di Roana) e tramite il direttore di Corsa Pierluigi Basso (anche referente del Centro Coordinamento Club Granata) si sono instaurate relazioni di amicizia e collaborazione, che hanno visto la polizziotta galliese spesso partecipe agli eventi ciclistici e anche madrina del Cittadella ed ospite allo Stadio Tombolato. Al Giro del Medio Brenta, organizzato dal Veloce Club Villa del Conte presieduto da Michele Michielon in collaborazione col Veloce Club Tombolo, sono iscritti i maggiori team italiani e stranieri e varie Nazionali. F.F.
Dal Giornale dell'Altopiano di Sabato 21 Giugno 2014
venerdì 20 giugno 2014
ORIENTEERING: PRESENTATI I MONDIALI IN PROGRAMMA DAL 15 AL 12 LUGLIO
Dal Giornale di Vicenza di Giovedì 19 Giugno 2014-Alberto Minazzi
L'ALTOPIANO DIVENTA IL CENTRO DEL MONDO CON MAPPA E BUSSOLA.
UNA FESTA TUTTA VENETA, DALLA LAGUNA ALLA MONTAGNA.
SPAZIO PURE ALLA "PRECISIONE" CON NORMODOTATI E NON .
"Con i suoi 450 chilometri di territorio montano, boschi e prati, l'Altopiano è la cornice ideale per questo sport a contatto con la natura". Le parole dell'assessore allo sport del Comune di Asiago, Franco Sella, sembrano uno spot, ma corrispondono a verità: i Sette Comuni si presentano come il terreno ideale per una disciplina come l'Orienteering , mix di corsa e tecnica con mappa e bussola che ha già vissuto in Veneto ben otto mondiali minori. Ed è anche per questo che la Federazione Internazionale, che terrà giovedì 10 luglio la sua assemblea generale a Lavarone, ha scelto di assegnare all'Italia, quattro anni fa, per la prima volta nella storia, la massima rassegna internazionale: i Campionati del mondo, che si terranno dal 5 al 12 luglio in un ampio territorio tra la Laguna di Venezia e gli altipiani al confine tra Veneto e Trentino. "Non pensavamo che fosse stato così difficile: abbiamo praticamente organizzato due mondiali", ha ammesso il presidente del Comitato organizzatore, Gian Pietro Mazzeni, nella conferenza stampa di presentazione a Palazzo Balbi.
In effetti, i Mondiali saranno proprio due: quello di corsa orienteriing vero e proprio e quello di trial orienteriing, l'orientamento di precisione che vede gareggiare insieme atleti normodotati e non. Il calendario delle gare che inizierà il 5 luglio tra Burano e Venezia e si concluderà l'11 luglio a Gallio-Campomuletto, è affiancato da un programma di contorno nel quale spicca la "5 Days of Italy", spectator race a partecipazione libera, il cui quartier generale sarà ad Asiago e che chiuderà la settimana a Gallio-Campomulo la mattina del 12. così come ad Asiago si terrà, il 6 luglio alle 18, la cerimonia d'apertura., nel corso della quale verranno anche premiati i vincitori della gare veneziane.
" Sarà-ha spiegato Sella - un evento molto spettacolare, con la sfilata allo stadio del ghiaccio alla piazza accompagnata dalla banda, da un concerto e da una serie di eventi collaterali per tutti che favoriranno l'aggregazione anche grazie al maxischermo". Accanto alle prove Sprint, Middle, Long Distance e Relay, la novità sarà rappresentata dalla spettacolare staffetta mista Sprint Relay, fortemente voluta dalla Federazione Italiana, che si terrà nel centro di Trento il 7 luglio. L'Italia, che deve ancora ufficializzare gli atleti convocati, difficilmente potrà puntare alle medaglie. Ci sarà sicuro l'esperto bolognese Alessio Tenani che ha fissato l'asticella nel miglioramento del Mondiale francese, dove chiuse al 24° posto la finale della gara sprint, con un posizionamento tra i dieci in staffetta che verrebbe visto con un buon risultato. In fondo, l'Orienteering, da noi ha ancora raggiunto il livello dei Paesi del nord Europa, che hanno richiesto quasi tutta la diretta televisiva (Rai Sport ha assicurato almeno due ore e mezza di trasmissione anche da noi). Tant'è che il presidente del Coni regionale, Gianfranco Bardelle, ha espresso l'auspicio che "da semplice disciplina associata possa finalmente diventare federazione vera". Uno sport cosiddetto "minore" che vive dunque grazie al volontariato (circa 250 persone, senza contare gli addetti della protezione civile e del servizio medico, che muoveranno tra Veneto e Trentino, operativi h24), con l'importante contributo della Regione (180.000 euro). "L'assegnazione dell'organizzazione - ha spiegato l'assessore al turismo, Marino Finozzi - conferma l'attenzione che abbiamo da sempre posto per queste manifestazioni sportive che offrono la possibilità di vivere il territorio e le sue bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche, promuovendo così anche il turismo.
giovedì 12 giugno 2014
INTERVISTA CON ROBERTO BAU', PRESIDENTE-TECNICO ...USCENTE (?)
Dal Giornale dell'Altopiano
CALCIO STEND STOCCAREDDO :" Dopo DUE ANNI, SPAZIO A NUOVI DIRIGENTI E TECNICI".
Dopo il grande campionato disputato dal Centro Stend Stoccareddo, che si è piazzato al settimo posto della graduatoria finale (a 4 punti dal quinto posto), il presidente Roberto Baù ci parla della stagione appena trascorsa, fino ad arrivare ai progetti per la prossima annata, da affrontare con tanto entusiasmo per cercare di stupire ancora di più.
Presidente, lo Stoccareddo ha disputato una grande stagione ad inizio anno vi immaginavate un percorso simile?
"Siamo contenti del campionato che abbiamo disputato raggiungendo il settimo posto finale. La squadra è stata nelle posizioni di vertice per tutto l'anno, sintomo di un bel lavoro da parte di tutti. Il nostro obiettivo, come matricola , era la salvezza e siamo andati molto oltre, basti pensare che il Thiene (quintultimo e ai playout) è arrivato a 11 punti di distanza da noi, mentre la quinta posizione era a sole quattro lunghezze".
Nonostante il bel risultato del settimo posto, il sogno playoff era raggiungibile? Cos'è mancato per centrare quel traguardo?
"Per centrare il traguardo playoff è mancata, soprattutto nelle ultime tre partite, la carica a livello mentale. ci siamo rilassati e sentiti appagati dopo una gran tirata con allenamenti con per 4 mesi consecutivi in pianura. Eravamo stanchi di testa e già contenti del percorso e dei risultati raggiunti. D'altronde abbiamo battuto il Lugo Calvene vincitore del torneo, l'Isola Vicentina arrivata seconda e promossa ai playoff, due pareggi in entrambi i derby con il Canove, battuto sia il Cogollo che l'Astico Posina e pareggiato con il Pedemontana arrivato terzo. Abbiamo cercato di proporre un buon calcio, organizzati e ben messi in campo. Il tutto ci ha permesso di esprimere in alcuni incontri un bel gioco, corale e divertente".
I giovani si sono integrati benissimo con i più esperti e con la dirigenza, è il gruppo la forza in più nello Stocca?
"I giovani assieme ai giocatori più esperti hanno creato il mix fondamentale per un buon spirito di squadra. Poi hanno dato tanto i veterani Thomas, Loriano, Omar, per amalgamare ed unire il gruppo, oltre al bomber Mauro e a Roby Schivo. Devo ringraziare tutti per l'impegno, nessuno si è mai tirato indietro, con Mattia e Jhonny Baù sempre presenti e tutti i giovani a seguire (Marco, Matteo, Federico, Nicola e Mattia). Bravi i due fratelli Marini in porta, l'esperto Fabio (solo 10 partite in stagione per infortunio) e il giovane Stefano. Ringrazio poi i giocatori Mario Ruzzante, Enzo Gheller e Marco Slaviero. La squadra è stata allenata per 18 partite da Sandro Baù (che poi ha lasciato per problemi personali e di lavoro), e per 12 partite dal presidente/allenatore Roberto Baù, ottenendo all'incirca lo stesso ruolino di marcia".
Quali sono stati i momenti migliori e peggiori della stagione?
"Il momento più difficile è stato a metà febbraio, a causa di una serie negativa con molte sconfitte a volte immeritate . Poi abbiamo reagito e ci siamo rialzati in maniera prepotente e con carattere. Le due sfide, entrambe finite in pareggio nel derby con il Canove, sono e rimarranno uniche: tifo corretto e stupendo, tribune piene di gente e partite belle e combattute per delle sfide che hanno regalato fascino al calcio altopianese. In coppa invece , il primo settembre, abbiamo raggiunto il record con 18 Baù nella distinta ufficiale, fatto che entra nella storia del calcio nazionale, con riconoscimento da parte della F.I.G.C. Devo ringraziare poi tutti i dirigenti sempre vicini, con Rienzo, Moreno e Rinaldo a trascinare il gruppo di giovani e bravi collaboratori".
Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione? La rosa attuale rimarrà tutta in biancoblu?
"Per la prossima stagione l'obiettivo è divertire e divertirci, con il paese come sempre al seguito (indubbiamente abbiamo un tifo da categoria superiore). La rosa attuale verrà totalmente confermata con l'innesto di 4-5 giocatori, tra i quali il ritorno di Claudio Marini e la probabile acquisizione di Marco Dalla Bona, protagonista nella vittori del campionato di prima categoria con il Valbrenta. Per chiudere, ci troveremo tutti perché ci sarà una probabile ma non ancora ufficiale rotazione a livello dirigenziale e di presidenza. Inoltre ci sarà anche il cambio della guida tecnica. Dopo due anni di soddisfazioni, conditi dalla vittoria del campionato dello scorso anno e dal settimo posto da matricola quest'anno, io (Roberto Baù) e Sandro Baù lasciamo il posto a nuovi dirigenti e tecnici. Da parte mia sono certo che lascio tutto in buonissime mani. A breve si saprà di più su questo con un ringraziamento finale a tutti i cuori biancoblu e a tutti coloro che hanno fatto parte di questi due anni di avventure e soddisfazioni".
F.F.
CALCIO STEND STOCCAREDDO :" Dopo DUE ANNI, SPAZIO A NUOVI DIRIGENTI E TECNICI".
Dopo il grande campionato disputato dal Centro Stend Stoccareddo, che si è piazzato al settimo posto della graduatoria finale (a 4 punti dal quinto posto), il presidente Roberto Baù ci parla della stagione appena trascorsa, fino ad arrivare ai progetti per la prossima annata, da affrontare con tanto entusiasmo per cercare di stupire ancora di più.
Presidente, lo Stoccareddo ha disputato una grande stagione ad inizio anno vi immaginavate un percorso simile?
"Siamo contenti del campionato che abbiamo disputato raggiungendo il settimo posto finale. La squadra è stata nelle posizioni di vertice per tutto l'anno, sintomo di un bel lavoro da parte di tutti. Il nostro obiettivo, come matricola , era la salvezza e siamo andati molto oltre, basti pensare che il Thiene (quintultimo e ai playout) è arrivato a 11 punti di distanza da noi, mentre la quinta posizione era a sole quattro lunghezze".
Nonostante il bel risultato del settimo posto, il sogno playoff era raggiungibile? Cos'è mancato per centrare quel traguardo?
"Per centrare il traguardo playoff è mancata, soprattutto nelle ultime tre partite, la carica a livello mentale. ci siamo rilassati e sentiti appagati dopo una gran tirata con allenamenti con per 4 mesi consecutivi in pianura. Eravamo stanchi di testa e già contenti del percorso e dei risultati raggiunti. D'altronde abbiamo battuto il Lugo Calvene vincitore del torneo, l'Isola Vicentina arrivata seconda e promossa ai playoff, due pareggi in entrambi i derby con il Canove, battuto sia il Cogollo che l'Astico Posina e pareggiato con il Pedemontana arrivato terzo. Abbiamo cercato di proporre un buon calcio, organizzati e ben messi in campo. Il tutto ci ha permesso di esprimere in alcuni incontri un bel gioco, corale e divertente".
I giovani si sono integrati benissimo con i più esperti e con la dirigenza, è il gruppo la forza in più nello Stocca?
"I giovani assieme ai giocatori più esperti hanno creato il mix fondamentale per un buon spirito di squadra. Poi hanno dato tanto i veterani Thomas, Loriano, Omar, per amalgamare ed unire il gruppo, oltre al bomber Mauro e a Roby Schivo. Devo ringraziare tutti per l'impegno, nessuno si è mai tirato indietro, con Mattia e Jhonny Baù sempre presenti e tutti i giovani a seguire (Marco, Matteo, Federico, Nicola e Mattia). Bravi i due fratelli Marini in porta, l'esperto Fabio (solo 10 partite in stagione per infortunio) e il giovane Stefano. Ringrazio poi i giocatori Mario Ruzzante, Enzo Gheller e Marco Slaviero. La squadra è stata allenata per 18 partite da Sandro Baù (che poi ha lasciato per problemi personali e di lavoro), e per 12 partite dal presidente/allenatore Roberto Baù, ottenendo all'incirca lo stesso ruolino di marcia".
Quali sono stati i momenti migliori e peggiori della stagione?
"Il momento più difficile è stato a metà febbraio, a causa di una serie negativa con molte sconfitte a volte immeritate . Poi abbiamo reagito e ci siamo rialzati in maniera prepotente e con carattere. Le due sfide, entrambe finite in pareggio nel derby con il Canove, sono e rimarranno uniche: tifo corretto e stupendo, tribune piene di gente e partite belle e combattute per delle sfide che hanno regalato fascino al calcio altopianese. In coppa invece , il primo settembre, abbiamo raggiunto il record con 18 Baù nella distinta ufficiale, fatto che entra nella storia del calcio nazionale, con riconoscimento da parte della F.I.G.C. Devo ringraziare poi tutti i dirigenti sempre vicini, con Rienzo, Moreno e Rinaldo a trascinare il gruppo di giovani e bravi collaboratori".
Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione? La rosa attuale rimarrà tutta in biancoblu?
"Per la prossima stagione l'obiettivo è divertire e divertirci, con il paese come sempre al seguito (indubbiamente abbiamo un tifo da categoria superiore). La rosa attuale verrà totalmente confermata con l'innesto di 4-5 giocatori, tra i quali il ritorno di Claudio Marini e la probabile acquisizione di Marco Dalla Bona, protagonista nella vittori del campionato di prima categoria con il Valbrenta. Per chiudere, ci troveremo tutti perché ci sarà una probabile ma non ancora ufficiale rotazione a livello dirigenziale e di presidenza. Inoltre ci sarà anche il cambio della guida tecnica. Dopo due anni di soddisfazioni, conditi dalla vittoria del campionato dello scorso anno e dal settimo posto da matricola quest'anno, io (Roberto Baù) e Sandro Baù lasciamo il posto a nuovi dirigenti e tecnici. Da parte mia sono certo che lascio tutto in buonissime mani. A breve si saprà di più su questo con un ringraziamento finale a tutti i cuori biancoblu e a tutti coloro che hanno fatto parte di questi due anni di avventure e soddisfazioni".
F.F.
HOCKEY IN-LINE. LONGHINI PROTAGONISTA AI MONDIALI MASTERS
Dal Giornale dell'Altopiano.
Si chiude con un quarto posto in classifica il mondiale di hockey in-line a Praga. gli azzurri, dopo un ottimo girone di qualificazione (secondo posto), sono stati sconfitti in semifinale con un doppio 1-3 dalla Repubblica Ceca (vincitrice del mondiale) e nella finale per il terzo e quarto posto contro la Slovacchia. Protagonista della nostra nazionale è stato Giampietro Longhini che con 8 gol e 5 assist chiude al quarto posto tra i migliori marcatori del mondiale. Noi ci siamo fatti raccontare del "Falco dei Pennar" il suo campionato del mondo e non solo.
Che esperienza è stata giocarsi quasi fino in fondo un Mondiale master ?
"Essendo la prima volta in nazionale a causa di precedenti impegni famigliari e lavorativi devo dire che è stata un'esperienza bellissima, condita da forti emozioni grazie anche ad un gruppo motivato ed unito. In semifinale abbiamo dato del filo da torcere alla squadra che alla fine ha trionfato e che vanta nella propria rosa ex elementi di NHL che sono ancora in attività".
Descrivici con un aggettivo questa nuova esperienza azzurra.
"Sicuramente un'esperienza indimenticabile. Inoltre la logistica è stata perfetta visto che l'albergo che ci ospitava, oltre ad essere molto bello, era anche vicinissimo a tutte le strutture. E in tutto questo Praga è una città magnifica".
Avevi promesso alla tua famiglia almeno un gol nella competizione, ne hai segnati addirittura 8, conditi da 5 assist. Anche queste sono soddisfazioni.
"Sono grandi soddisfazioni! 5 gol in una partita non sono mai facili da fare, e in tutta la mia carriera al massimo ne avevo messi a segno 6 in una partita. 8 gol ad un mondiale resteranno sempre impressi".
L'Italia poteva arrivare fino in fondo alla competizione o mancava qualcosa?
"Certamente dei rimpianti rimangono vista anche l'assenza di qualche elemento importante per la rosa, che poteva darci una mano. Il gruppo presente ha comunque dimostrato grande qualità oltre ad avere dato il massimo in ogni frangente. Con un po' di convinzione e fortuna in più, saremmo forse riusciti ad arrivare in fondo, ma ognuno ha dato il massimo e questo è l'importante. Ci riproveremo sicuramente l'anno prossimo ad Amburgo.
Quali sono i propositi per la prossima stagione sportiva?
"Se non subentrano problemi, sicuramente rimarrò a Padova almeno un'altra stagione. L'obiettivo è di cercare di migliorare il terzo posto finale di quest'anno e la rosa è pronta a tutto per questo obiettivo".
Piero Longhini ha ancora tanto da dare all'Hockey In-line?
"Tantissimo. L'entusiasmo e la grinta ci sono sempre e fin che c'è questo i risultati vengono da soli. Sicuramente altre due stagioni le faccio poi si vedrà".
F.F.
Si chiude con un quarto posto in classifica il mondiale di hockey in-line a Praga. gli azzurri, dopo un ottimo girone di qualificazione (secondo posto), sono stati sconfitti in semifinale con un doppio 1-3 dalla Repubblica Ceca (vincitrice del mondiale) e nella finale per il terzo e quarto posto contro la Slovacchia. Protagonista della nostra nazionale è stato Giampietro Longhini che con 8 gol e 5 assist chiude al quarto posto tra i migliori marcatori del mondiale. Noi ci siamo fatti raccontare del "Falco dei Pennar" il suo campionato del mondo e non solo.
Che esperienza è stata giocarsi quasi fino in fondo un Mondiale master ?
"Essendo la prima volta in nazionale a causa di precedenti impegni famigliari e lavorativi devo dire che è stata un'esperienza bellissima, condita da forti emozioni grazie anche ad un gruppo motivato ed unito. In semifinale abbiamo dato del filo da torcere alla squadra che alla fine ha trionfato e che vanta nella propria rosa ex elementi di NHL che sono ancora in attività".
Descrivici con un aggettivo questa nuova esperienza azzurra.
"Sicuramente un'esperienza indimenticabile. Inoltre la logistica è stata perfetta visto che l'albergo che ci ospitava, oltre ad essere molto bello, era anche vicinissimo a tutte le strutture. E in tutto questo Praga è una città magnifica".
Avevi promesso alla tua famiglia almeno un gol nella competizione, ne hai segnati addirittura 8, conditi da 5 assist. Anche queste sono soddisfazioni.
"Sono grandi soddisfazioni! 5 gol in una partita non sono mai facili da fare, e in tutta la mia carriera al massimo ne avevo messi a segno 6 in una partita. 8 gol ad un mondiale resteranno sempre impressi".
L'Italia poteva arrivare fino in fondo alla competizione o mancava qualcosa?
"Certamente dei rimpianti rimangono vista anche l'assenza di qualche elemento importante per la rosa, che poteva darci una mano. Il gruppo presente ha comunque dimostrato grande qualità oltre ad avere dato il massimo in ogni frangente. Con un po' di convinzione e fortuna in più, saremmo forse riusciti ad arrivare in fondo, ma ognuno ha dato il massimo e questo è l'importante. Ci riproveremo sicuramente l'anno prossimo ad Amburgo.
Quali sono i propositi per la prossima stagione sportiva?
"Se non subentrano problemi, sicuramente rimarrò a Padova almeno un'altra stagione. L'obiettivo è di cercare di migliorare il terzo posto finale di quest'anno e la rosa è pronta a tutto per questo obiettivo".
Piero Longhini ha ancora tanto da dare all'Hockey In-line?
"Tantissimo. L'entusiasmo e la grinta ci sono sempre e fin che c'è questo i risultati vengono da soli. Sicuramente altre due stagioni le faccio poi si vedrà".
F.F.
giovedì 5 giugno 2014
MASTER ISTRUTTORI
Fra i diciannove atleti ammessi al Master Istruttori di sci alpino due sono vicentini. Si tratta di Anna Chiara Gerolimetto e Giulia Gianesini. Dopo una prima scrematura determinata a Livigno dalla prova di slalom gigante, sono rimasti in campo 64 candidati, quattordici di questi donne. Nell'occasione Gerolimetto si è tolta la soddisfazione di mettersi alle spalle Massimiliano Blardone, mentre la migliore in assoluto è risultata Denise Karbon. Ottava Gianesini. Le prove successive hanno consentito di qualificare i 19 prescelti. Ora ad attendere Gianesini & C c'è un corso specialistico di venti giorni, metà dei quali sulla neve organizzato dalla Fisi. R. A.
Dal Giornale di Vicenza di Giovedì 5 Giugno
Dal Giornale di Vicenza di Giovedì 5 Giugno
GIANESINI SI RITIRA TRA I RIMPIANTI E I COMPLIMENTI
Dal giornale di Vicenza di Giovedì 5 Giugno. di Renato Angonese
SCI ALPINO. A 30 ANNI LA GALLIESE ABBANDONA L'ATTIVITA' AGONISTICA
HA OTTENUTO BUONI RISULTATI MA, ANCHE A CAUSA DEGLI INFORTUNI, NON HA ESPRESSO TUTTO IL SUO POTENZIALE.
"Quando sei un'atleta non pensi mai al momento in cui dovrai smettere. E' una cosa talmente lontana che non la prendi in considerazione. Ora, anche per me, è arrivato quel momento. Agonisticamente parlando per me lo sci è sempre stato passione, coinvolgimento, dedizione e divertimento. Ho sempre promesso a me stessa che qualora uno di questi elementi fosse venuto meno non avrebbe avuto più senso continuare".
Giulia Gianesini affida a questa riflessione il compito di annunciare il suo ritiro dal Circo bianco. Aggiunge ancora: "Chiudo questa parentesi della mia vita portando con me tante cose, gioie e dolori, momenti di felicità e momenti difficili. Lo sci mi ha insegnato tanto come le persone che ne fanno parte. Sia quelle che hanno creduto in me sia quelle che non l'hanno fatto. Sono orgogliosa di quello che ho fatto a anche se il rimpianto di non aver espresso tutte le mie potenzialità c'è".
In effetti in carriera, la trentenne galliese, anche per infortuni talora di una certa gravità, non è riuscita sciorinare del tutto i suoi "numeri". Tuttavia questo rammarico viene parzialmente riassorbito dalle sue considerazioni conclusive perché dove si augura di ...... " Saper trasmettere agli altri la passione infinita per questo sport che tanto mi ha dato e tanto mi ha tolto. Il ringraziamento più grande va ai miei genitori perché senza di loro sarebbe stato tutto impossibile. Mai mi hanno fatto mancare niente risultando guida quotidiana. Ovviamente un grazie va a tutta la mia famiglia, a Giorgio, al mio fan club, ai miei amici e a tutte le persone che hanno avuto fiducia in me. Ringrazio di cuore il gruppo delle Fiamme Oro ed, in particolare, ad Igor Cigolla sempre presente, in qualsiasi momento".
Giulia Gianesini non esce comunque dal mondo che tanto le è stato a cuore perché sta già iniziando una nuova carriera: quella di allenatrice-istruttrice.
SCI ALPINO. A 30 ANNI LA GALLIESE ABBANDONA L'ATTIVITA' AGONISTICA
HA OTTENUTO BUONI RISULTATI MA, ANCHE A CAUSA DEGLI INFORTUNI, NON HA ESPRESSO TUTTO IL SUO POTENZIALE.
"Quando sei un'atleta non pensi mai al momento in cui dovrai smettere. E' una cosa talmente lontana che non la prendi in considerazione. Ora, anche per me, è arrivato quel momento. Agonisticamente parlando per me lo sci è sempre stato passione, coinvolgimento, dedizione e divertimento. Ho sempre promesso a me stessa che qualora uno di questi elementi fosse venuto meno non avrebbe avuto più senso continuare".
Giulia Gianesini affida a questa riflessione il compito di annunciare il suo ritiro dal Circo bianco. Aggiunge ancora: "Chiudo questa parentesi della mia vita portando con me tante cose, gioie e dolori, momenti di felicità e momenti difficili. Lo sci mi ha insegnato tanto come le persone che ne fanno parte. Sia quelle che hanno creduto in me sia quelle che non l'hanno fatto. Sono orgogliosa di quello che ho fatto a anche se il rimpianto di non aver espresso tutte le mie potenzialità c'è".
In effetti in carriera, la trentenne galliese, anche per infortuni talora di una certa gravità, non è riuscita sciorinare del tutto i suoi "numeri". Tuttavia questo rammarico viene parzialmente riassorbito dalle sue considerazioni conclusive perché dove si augura di ...... " Saper trasmettere agli altri la passione infinita per questo sport che tanto mi ha dato e tanto mi ha tolto. Il ringraziamento più grande va ai miei genitori perché senza di loro sarebbe stato tutto impossibile. Mai mi hanno fatto mancare niente risultando guida quotidiana. Ovviamente un grazie va a tutta la mia famiglia, a Giorgio, al mio fan club, ai miei amici e a tutte le persone che hanno avuto fiducia in me. Ringrazio di cuore il gruppo delle Fiamme Oro ed, in particolare, ad Igor Cigolla sempre presente, in qualsiasi momento".
Giulia Gianesini non esce comunque dal mondo che tanto le è stato a cuore perché sta già iniziando una nuova carriera: quella di allenatrice-istruttrice.
GRAZIE GIULIA PER LE EMOZIONI CHE HAI FATTO VIVERE A TUTTI NOI...
mercoledì 4 giugno 2014
MOUNTAIN BIKE: GRANFONDO DEI CIMBRI 2014
Dal Giornale di Vicenza di Lunedì 2 Giugno. G. R.
LA CIMBRI 2014 TRA COLOMBIA E VALCHIAMPO
LEONARDO PAEZ E ANNA FERRARI SI IMPONGONO NELLA GRANFONDO. PERCORSO ALTERNATIVO A CAUSA DELLA NEVE ANCORA PRESENTE IN QUOTA.
La Granfondo dei Cimbri 2014 parla spagnolo con qualche inflessione vicentina della Valle del Chiampo; sono il colombiano Leonardo Paez e la vicentina Anna Ferrari i dominatori della granfondo galliese. Si sono presentati in 870 alla partenza in piazza Italia ieri mattina per la gara valevole come prova della "Serenissima Coppa Veneto Zerowind" e allestita dal gruppo ciclistico Altopiano di Asiago. Anche quest'anno gli organizzatori sono stati costretti a riproporre il percorso alternativo per la tanta neve ancora presente in alto. Un campo gare altrettanto spettacolare dal punto di vista panoramico, e con un buon livello tecnico, ma con maggior asfalto e caratterizzato da due grandi salite. Nei primi chilometri i bikers raggiungono i 1.340 metri di Cima Valbella mentre dal 18° km parte una lunga salita di 700 metri di dislivello fino alla Croce di Longara dove trovano il gran premio della montagna.
Già al 6° km a Cima Valbella un gruppetto composto da Paez, Medved, Alvarez, Claes, Chia e Dalto si è staccato dando più di un minuto e mezzo al gruppo. Nella lunga discesa fino a contrada Gianesini i fuggitivi si sono ridotti a 4 con Dalto e Chia ripresi dal gruppo. A Stoccareddo, la gara pare oramai delineata con Paez e Mendved avanti seguiti a 30" da Claes. Nella lunghissima salita fino alla croce di Longara lo scalatore Paez allunga, ai Sambugari è a più 10" su Alvarez e gli inseguitori ad oltre 1'; a località Stuba il colombiano è a più 30' sullo spagnolo, quando scollina è avanti di 1'05". Sembra che la classifica sia ormai segnata, ma Alvarez è grande discesista e si tira dietro anche il belga. Dopo 4 km di discesa mozzafiato Alvarez recupera 15 secondi, in Val di Nos lo spagnolo è a soli 30" ma oramai l'arrivo è troppo vicino e le discese finite; infatti Paez riconquista lo scettro di re dei cimbri dopo la vittoria del 2009 tagliando il traguardo con 11" di vantaggio e abbassando il record della gara di quasi 7 minuti.
"Sempre un bel percorso commenta felice Paez all'arrivo:"Credo che sia un ottimo banco di prova anche in vista dei mondiali oltre ad offrire una bella sfida per tutti noi; la salita è sempre impegnativa e la discesa una sfida". Nessuna storia fin dai primi chilometri, invece, per la gara femminile con la vicentina Anna Ferrari. Solo al primo passaggio cronometrico di Valbella l'atleta di Chiampo si trovava ancora in compagnia di Luisa de Lorenzo e di Edi Boscoscuro; poi nella discesa la Ferrari saluta tutti arrivando ad accumulare ben 7 minuti di vantaggio al gran premio della montagna e concludere la gara con oltre 4 minuti sulla De Lorenzo. "Mi sento in forma - sorride Ferrari - e credo che oggi sia visto. Una gara che mi ha dato molte conferme e anche qualche indicazione su dove devo lavorare per proseguire bene nella stagione".
ORDINI DI ARRIVO:
ELITE: 1° Paez Leonardo (Idro Drain Bianchi) 1.34.38 - 2° Alvarez Ivan (Team Selle San Marco) 1.34.49 - 3° Claes Frans (Polimedical) 1.36.27 - 4° Medved Alexey (Team Full Dynamix) 1.40.22 - 5° Chia Yesid (Battaglin Cicli) 1.40.22.
DONNE: Ferrari Anna (Corratec) 2.09.58 - 2° De Lorenzo Luisa (Estebike Zordan) 2.14.34 - 3° Boscoscuro Edi (Schio Bike) 2.17.06 - 4° Santello Luisa (Calcro) 2.27.44 - 5° Rocca Valentina (Basalti) 2.32.32
M1: 1° Piva Manuel (FPT) 1.50.38 - 2° Dal Bo Luca (Miane) 1.50.38 - 3° Fiume Daniele (Rana) 1.51.35 - 4° Sartori Riccardo (Cicli Rossi) 1.51.52 - 5° Quaia Gianluca (Gorgazzo) 1.52.20.
M2: Gianesini Giancarlo (Adventure Bike) 1.46.23 - 2° Rossi Silvano (Four ES Racing) 1.49.25 - 3° Zampedri Luca (Pergine) 1.50.27 - 4° Birtele Federico (Bussola) 1.50.29 - 5° Nerini Matteo (Puccinelli) 1.51.51 -
ELITE SPORT: 1° Zini Daniel (Schio Bike) 1.50.39 - 2° Marana Martino (Rana) 1.51.40 - 3° Capuzzo Fabio (Adventure e Bike) 1.51.42 - 4° Meliti Thomas (Euganea) 1.52.35 - 5° Speri Luca (Team Bussola) 1.53.28.
LA CIMBRI 2014 TRA COLOMBIA E VALCHIAMPO
LEONARDO PAEZ E ANNA FERRARI SI IMPONGONO NELLA GRANFONDO. PERCORSO ALTERNATIVO A CAUSA DELLA NEVE ANCORA PRESENTE IN QUOTA.
La Granfondo dei Cimbri 2014 parla spagnolo con qualche inflessione vicentina della Valle del Chiampo; sono il colombiano Leonardo Paez e la vicentina Anna Ferrari i dominatori della granfondo galliese. Si sono presentati in 870 alla partenza in piazza Italia ieri mattina per la gara valevole come prova della "Serenissima Coppa Veneto Zerowind" e allestita dal gruppo ciclistico Altopiano di Asiago. Anche quest'anno gli organizzatori sono stati costretti a riproporre il percorso alternativo per la tanta neve ancora presente in alto. Un campo gare altrettanto spettacolare dal punto di vista panoramico, e con un buon livello tecnico, ma con maggior asfalto e caratterizzato da due grandi salite. Nei primi chilometri i bikers raggiungono i 1.340 metri di Cima Valbella mentre dal 18° km parte una lunga salita di 700 metri di dislivello fino alla Croce di Longara dove trovano il gran premio della montagna.
Già al 6° km a Cima Valbella un gruppetto composto da Paez, Medved, Alvarez, Claes, Chia e Dalto si è staccato dando più di un minuto e mezzo al gruppo. Nella lunga discesa fino a contrada Gianesini i fuggitivi si sono ridotti a 4 con Dalto e Chia ripresi dal gruppo. A Stoccareddo, la gara pare oramai delineata con Paez e Mendved avanti seguiti a 30" da Claes. Nella lunghissima salita fino alla croce di Longara lo scalatore Paez allunga, ai Sambugari è a più 10" su Alvarez e gli inseguitori ad oltre 1'; a località Stuba il colombiano è a più 30' sullo spagnolo, quando scollina è avanti di 1'05". Sembra che la classifica sia ormai segnata, ma Alvarez è grande discesista e si tira dietro anche il belga. Dopo 4 km di discesa mozzafiato Alvarez recupera 15 secondi, in Val di Nos lo spagnolo è a soli 30" ma oramai l'arrivo è troppo vicino e le discese finite; infatti Paez riconquista lo scettro di re dei cimbri dopo la vittoria del 2009 tagliando il traguardo con 11" di vantaggio e abbassando il record della gara di quasi 7 minuti.
"Sempre un bel percorso commenta felice Paez all'arrivo:"Credo che sia un ottimo banco di prova anche in vista dei mondiali oltre ad offrire una bella sfida per tutti noi; la salita è sempre impegnativa e la discesa una sfida". Nessuna storia fin dai primi chilometri, invece, per la gara femminile con la vicentina Anna Ferrari. Solo al primo passaggio cronometrico di Valbella l'atleta di Chiampo si trovava ancora in compagnia di Luisa de Lorenzo e di Edi Boscoscuro; poi nella discesa la Ferrari saluta tutti arrivando ad accumulare ben 7 minuti di vantaggio al gran premio della montagna e concludere la gara con oltre 4 minuti sulla De Lorenzo. "Mi sento in forma - sorride Ferrari - e credo che oggi sia visto. Una gara che mi ha dato molte conferme e anche qualche indicazione su dove devo lavorare per proseguire bene nella stagione".
ORDINI DI ARRIVO:
ELITE: 1° Paez Leonardo (Idro Drain Bianchi) 1.34.38 - 2° Alvarez Ivan (Team Selle San Marco) 1.34.49 - 3° Claes Frans (Polimedical) 1.36.27 - 4° Medved Alexey (Team Full Dynamix) 1.40.22 - 5° Chia Yesid (Battaglin Cicli) 1.40.22.
DONNE: Ferrari Anna (Corratec) 2.09.58 - 2° De Lorenzo Luisa (Estebike Zordan) 2.14.34 - 3° Boscoscuro Edi (Schio Bike) 2.17.06 - 4° Santello Luisa (Calcro) 2.27.44 - 5° Rocca Valentina (Basalti) 2.32.32
M1: 1° Piva Manuel (FPT) 1.50.38 - 2° Dal Bo Luca (Miane) 1.50.38 - 3° Fiume Daniele (Rana) 1.51.35 - 4° Sartori Riccardo (Cicli Rossi) 1.51.52 - 5° Quaia Gianluca (Gorgazzo) 1.52.20.
M2: Gianesini Giancarlo (Adventure Bike) 1.46.23 - 2° Rossi Silvano (Four ES Racing) 1.49.25 - 3° Zampedri Luca (Pergine) 1.50.27 - 4° Birtele Federico (Bussola) 1.50.29 - 5° Nerini Matteo (Puccinelli) 1.51.51 -
ELITE SPORT: 1° Zini Daniel (Schio Bike) 1.50.39 - 2° Marana Martino (Rana) 1.51.40 - 3° Capuzzo Fabio (Adventure e Bike) 1.51.42 - 4° Meliti Thomas (Euganea) 1.52.35 - 5° Speri Luca (Team Bussola) 1.53.28.
I DALLA BONA SONO PRONTI ALL'INVASIONE DEL PAESE
GALLIO: LA LORO FESTA
Dal Giornale di Vicenza del giorno Lunedì 2 Giugno. G.R.
Calata dei Dalla Bona su Gallio. Domenica prossima nel paese altopianese giungeranno da ogni dove famiglie con il cognome Dalla Bona. Quello di Gallio è in realtà già il terzo appuntamento dei Dalla Bona: il primo si è tenuto nel 1998 a Brussa seguito nel 2006 del ritrovo a Lugugnana di Portogruaro. In entrambi gli appuntamenti i Dalla Bona sono stati oltre 200, ma con il ritorno al paese natio dove si trova proprio la contrada che dà origine a tutti i Dalla Bona si attendono oltre 300 portatori del cognome galliese.
Il programma prevede dalle 9 alle 9:30 ritrovo e rinfresco nella palestra comunale seguita dalla Messa alle 11:00. Finita la Messa alle 12:30 si ritorna in palestra dove sarà allestito il pranzo. Nel pomeriggio libertà di continuare a scambiarsi storie e ricercare famigliari perduti in palestra oppure di visitare la contrada Dalla Bona. Promotore dell'iniziativa è Enzo Dalla Bona che dopo anni di ricerche è riuscito a ricostruire una buona parte della storia dei Dalla Bona, sia quelli in Italia sia quelli all'estero. Un'iniziativa che ha riunito Dalla Bona da Brescia, Bergamo, Verona, Padova e Portogruaro con l'aggiunto di Dalla Bona dalla Francia e dall'Argentina. Da quel lontano '98 si è creato un gruppo "Dalla Bona Team" che prosegue nella ricerca e nella ricostruzione genealogica; e che ogni 8 anni organizza il raduno. Per informazioni contattare Marilina Dalla Bona 3407997619 oppure Michele Dalla Bona al 3498658922.
Dal Giornale di Vicenza del giorno Lunedì 2 Giugno. G.R.
Calata dei Dalla Bona su Gallio. Domenica prossima nel paese altopianese giungeranno da ogni dove famiglie con il cognome Dalla Bona. Quello di Gallio è in realtà già il terzo appuntamento dei Dalla Bona: il primo si è tenuto nel 1998 a Brussa seguito nel 2006 del ritrovo a Lugugnana di Portogruaro. In entrambi gli appuntamenti i Dalla Bona sono stati oltre 200, ma con il ritorno al paese natio dove si trova proprio la contrada che dà origine a tutti i Dalla Bona si attendono oltre 300 portatori del cognome galliese.
Il programma prevede dalle 9 alle 9:30 ritrovo e rinfresco nella palestra comunale seguita dalla Messa alle 11:00. Finita la Messa alle 12:30 si ritorna in palestra dove sarà allestito il pranzo. Nel pomeriggio libertà di continuare a scambiarsi storie e ricercare famigliari perduti in palestra oppure di visitare la contrada Dalla Bona. Promotore dell'iniziativa è Enzo Dalla Bona che dopo anni di ricerche è riuscito a ricostruire una buona parte della storia dei Dalla Bona, sia quelli in Italia sia quelli all'estero. Un'iniziativa che ha riunito Dalla Bona da Brescia, Bergamo, Verona, Padova e Portogruaro con l'aggiunto di Dalla Bona dalla Francia e dall'Argentina. Da quel lontano '98 si è creato un gruppo "Dalla Bona Team" che prosegue nella ricerca e nella ricostruzione genealogica; e che ogni 8 anni organizza il raduno. Per informazioni contattare Marilina Dalla Bona 3407997619 oppure Michele Dalla Bona al 3498658922.
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